Dopo 18 eventi, che hanno interessato 14 comuni della provincia di Foggia e della Bat, si è concluso il Progetto Memoria Ritrovata, promosso da Auser Territoriale e Spi Cgil di Foggia, con il sostegno di Regione Puglia e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, che lo hanno inserito tra i 17 progetti finanziati con il bando “Luoghi della Memoria”, ed attuato in collaborazione con Fondazione Foa, Anpi di Capitanata e Ufficio Scolastico Provinciale.
Risultati e prospettive sono stati illustrati durante una conferenza stampa, cui hanno partecipato Biagio D’Alberto, presidente regionale Auser, Geppe Inserra, presidente di Auser Territoriale Foggia, Carlo D’Andrea, segretario Spi Cgil Foggia, Maurizio Carmeno, segretario generale Cgil Foggia e Andrea Patruno, presidente della Fondazione Foa. Al centro delle attività progettuali c’è stata la produzione del documentario di Geppe Inserra e Matteo Carella, Foggia 1969, storia di un anno favoloso, che racconta l’intensa partecipazione popolare e mobilitazione democratica che caratterizzò quell’anno indimenticabile, punteggiato dalle lotte per il metano, per l’acqua e l’irrigazione, per il rinnovo del contratto dei braccianti e dalla nascita della contestazione studentesca.
Geppe Inserra ha sottolineato come il progetto sia stato articolato su un’ampia offerta culturale che ha spaziato dalla proiezione di documentari (oltre al già ricordato Foggia, 1969, L’Osso e la Polpa, anche questo di Geppe Inserra e Matteo Carella e il “capolavoro ritrovato” di Giuseppe Ferrara e Sabino Acquaviva, Non è più un’isola), ad eventi dal vivo (l’Happening di musica, teatro e poesia popolare; lo spettacolo teatrale dedicato al partigiano di Vico del Gargano, Vincenzo Damiani, il recital per ricordare l’80° anniversario dei bombardamenti su Foggia), da momenti di approfondimento e di studio (il convegno Storia Bene Comune e il workshop con gli studenti) all’omaggio a protagonisti e luoghi topici del movimento operaio e sindacale di Capitanata, come Peppino Papa a Lucera e Peppino Iannone a San Nicandro Garganico.
Tutte queste iniziative sono state corroborate dalla pubblicazione on line – sul sito e sul canale youtube dell’Archivio della Memoria Ritrovata – di una notevole quantità di materiali multimediali, tra cui tutti i documenti e le testimonianze utilizzati per la realizzazione del documentario sul 1969.
Importante è stata anche la rete nata attorno al progetto.
Inserra ha ricordato in proposito i patrocini concessi da Auser Puglia, Spi Cgil Puglia, Cgil Puglia, Cineteca di Bologna, Comune di San Nicandro Garganico, Comune di Orsara di Puglia, Comune di San Marco in Lamis, Comune di Monte Sant’Angelo, Comune di Margherita di Savoia e le positive collaborazioni con associazioni e scuole: Associazione Candela Protagonista, Associazione ArgentoVivo, I.S.I.S.S. “Fiani-Leccisotti” di Torremaggiore, I.I.S.S. “Dell’Aquila Staffa” di San Ferdinando di Puglia, i Circoli Auser di San Marco in Lamis, Foggia, San Marco in Lamis.
Carlo D’Andrea ha sottolineato il carattere militante del progetto: “Per lo Spi Cgil, la valorizzazione della memoria democratica ha lo stesso valore della contrattazione sociale.” Biagio D’Alberto si è invece soffermato sull’importanza del documentario sul 1969 che – ha sostenuto – “ha messo in luce alcuni tratti distintivi e peculiari della storia del territorio, come la lotta provocata dalla firma di un contratto separato che non ha precedenti in altre parti del Mezzogiorno e del Paese.” Secondo Maurizio Carmeno, il progetto Memoria Ritrovata ha permesso di contrastare la tendenza all’oblio, recuperando significativi spazi di riflessione, anche verso e con i giovani: “In un contesto caratterizzato da un’accentuata tendenza all’individualismo riproporre gli eventi del 1969 che hanno contribuito alla nascita di una forte identità comunitaria è una grande operazione di civiltà.” Andrea Patruno si è soffermato sulla positiva risposta data dalla scuola, annunciando che i materiali del progetto saranno portati agli studenti anche nel prossimo anno: “Il nostro lavoro ha messo in luce il pregio storico di un territorio che ha bisogno di essere rilanciato, e che può trovare una positiva opportunità proprio in una maggiore consapevolezza del proprio passato. La storia non racconta solo il passato, ma anche il presente.”
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