Il 1969, così come gli anni Settanta che seguirono, è stato un formidabile motore di cambiamento, della Capitanata, della Puglia e del Paese. Una stagione che ha innescato tante importanti riforme, ha permesso la conquista di importanti diritti. Ha migliorato la società.
Ma tutto questo fu possibile grazie a una partecipazione popolare, che attraversò la politica, il sindacato, la religione e che, purtroppo, si è spenta abbastanza in fretta.
Una ragione in più per ricordare, rievocare, raccontare, com’è successo nell’intenso dibattito che, nell’Aula Consiliare del Comune di Margherita di Savoia, ha fatto seguito alla proiezione del documentario di Geppe Inserra e Matteo Carella “Foggia 1969, storia di un anno favoloso”, prodotto da Auser Territoriale e SPI CGIL Foggia, in collaborazione con Cgil, Fondazione Foa,
La serata, che concludeva il ciclo di manifestazione del “Progetto Memoria Ritrovata”, sostenuto da Regione Puglia e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, è stata caratterizzata da un dibattito a più voci, nel corso del quale sono intervenuti, dopo il saluto del sindaco Bernardo Lodispoto, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Diella, Enzo Russo, docente, Saverio Russo, storico e docente, Andrea Patruno, presidente della Fondazione Foa, Biagio D’Alberto, presidente di Auser Puglia e Gianni Forte, segretario generale Spi Cgil Puglia.
La serata di Margherita di Savoia ha suggellato una sorta di gemellaggio tra i progetti sostenuti dalla Regione e dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Enzo Russo si occupa infatti dell’interessante progetto Storia di donne e di uomini, di acque e di terre, che racconta la storia della comunità margheritana nella prima metà del Novecento.
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