Nell’ottobre del 1927 venne processato dal Tribunale Speciale per la difesa dello Stato e condannato in contumacia a 17 anni e mezzo di carcere. In quel periodo Grieco è comunque attivo proprio sul fronte della lotta al Fascismo; viene eletto membro del Comitato esecutivo al sesto Congresso dell’Internazionale Comunista e tra il 1929 e il 1930 dirige l’Ufficio America Latina. Nell’aprile del 1931 torna a Parigi, partecipa al quarto Congresso del Pcd’l e viene confermato membro del Comitato centrale e dell’ufficio politico. In Francia ha modo di occuparsi di varie questioni, dalla politica contadina ai problemi agrari, dalla propaganda alle tematiche ideologiche. Alla fine del 1934, partito Togliatti per Mosca, Grieco gli subentra nella carica di Segretario nazionale del partito. Nel 1935 è riconfermato membro effettivo del Comitato esecutivo dell’Internazionale Comunista e candidato al presidium ma due anni dopo proprio dal plenum del presidium riceve una critica politica che gli costa la segreteria del partito.
Nel marzo 1940 si trasferisce nella capitale sovietica dove per quattro anni lavora a ‘
Radio Mosca‘ in qualità di redattore della sezione italiana.
Torna in Italia verso la fine del 1944 per dirigere la Sezione propaganda del partito. Al quinto Congresso nazionale del Pci e candidato alla direzione e nei due successivi congressi viene confermato nel Comitato centrale. Ottiene successivamente la direzione della Sezione agraria.
Nel 1945 col ritorno alla Democrazia, siede nuovamente in Parlamento. Viene eletto all’Assemblea Costituente e fa parte della Commissione che si occupa delle questioni agrarie e di quelle dell’autonomia regionale. Nel 1948 torna in Parlamento, viene nominato senatore di diritto ed è rieletto nel 1953. In quell’anno dirige la rivista ‘
Riforma agraria‘.
Nel dicembre 1954 dà vita all’Alleanza nazionale dei contadini e nel maggio 1955 viene eletto presidente.
Due mesi dopo, durante una manifestazione dei contadini a Massa Lombarda, è colpito da un malore dal quale non riesce a riprendersi. Il 23 luglio 1955, alcuni giorni dopo, muore.
Maurizio De Tullio
[scheda tratta, per concessione dell’autore e dell’editore, da Dizionario biografico di Capitanata. 1900-2008, Agorà Servizi Editoriali, Foggia 2009]