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Sessant’anni fa, in una Roma attonita e commossa, si svolsero i funerali di Giuseppe Di Vittorio. Il leader della Cgil e della Federazione Sindacale Mondiale, nato a Cerignola, era stato stroncato da un infarto a Lecco, tre giorni prima. Le esequie di Giuseppe Di Vittorio provocarono una delle più grandi e toccanti mobilitazioni popolari che si siano mai registrate nella storia dell’Italia repubblicana e democratica. Già il giorno prima, quando la salma era stata trasportata in treno da Milano a Roma si erano registrate straordinarie scene di partecipazione. Ad ogni stazione in cui il convoglio aveva sostato (un direttissimo delle Ferrovie dello Stato, cui era stato agganciato il vagone con le spoglie mortali del grande sindacalista) si erano spontaneamente raggruppati migliaia di lavoratori per porgere l’estremo saluto al loro capo. A Roma, la camera ardente, allestita nell’atrio del palazzo della Cgil, era stata meta di un autentico pellegrinaggio di popolo. “Il dolore della folla si è espresso profondo e acuto come quello di una famiglia”, scrisse su L’Unità del 6 novembre Paolo Spriano. “Forse neppure Di Vittorio immaginava di avere tanti amici, tanta gente di ogni ceto sociale che se ne partiva ora di casa, e veniva qui a gettargli un fiore, e dirgli che gli voleva bene.” Ma la partecipazione, lo sgomento, la mobilitazione attraversarono tutta l’Italia e in modo particolare la provincia di Foggia.
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Scheda della “Memoria”
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Autore: Istituto Luce
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Data evento: 14/11/1957
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Luogo: Roma
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Tipo di raccolta: Istituto Luce
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Contributore: Istituto Luce
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Detentore diritti: Istituto Luce
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Tipo licenza: CC0 [Dominio Pubblico]
Soggetto: Biografie
Percorsi: La difesa della democrazia
Protagonisti: Giuseppe Di Vittorio
Persone: Papa Giuseppe